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Le 7 cose da sapere sull'ematuria

                                   

Cos’è l’ematuria?

Si definisce ematuria la presenza di globuli rossi nelle urine; l’ematuria può essere macroscopica se il sangue è visibile ad occhio nudo con un colore delle urine che può variare dal rosso al marrone, o microscopica se evidenziabile esclusivamente con le apposite strisce reattive o con l’esame microscopico del sedimento urinario.Nel caso di urine scure per prima cosa bisognerà accertarsi che si tratti realmente di ematuria in quanto molte sostanze tra cui alimenti, farmaci, e metaboliti endogeni possono alterare il colore delle urine; a tal scopo sarà sufficiente un semplice stick delle urine e successivamente la conferma con esame microscopico del sedimento.Per quanto riguarda l'origine dell'ematuria, il sangue può provenire dai reni, precisamente dai glomeruli (ematuria glomerulare), oppure da un insulto a carico del restante tratto dell'apparato urinario, cioè ureteri, vescica, uretra (ematuria non glomerulare).

Quali sono le possibili cause?

Micro e macroematuria possono variamente combinarsi e/o alternarsi tra loro ed essere espressione di malattie molto diverse tra cui malattie infettive, nefro-urologiche, immunologiche, vascolari, vasculitiche, oncologiche e traumatiche. Anche l’attività sportiva intensa, in cui concorrerebbero il trauma a carico della vescica e l’ipoperfusione renale durante uno sforzo importante, può essere causa di ematuria.

A quali segni e sintomi puo’ associarsi?

L’ematuria può associarsi a sintomi oppure essere del tutto asintomatica. Nel primo caso la storia clinica e l’esame obiettivo indirizzano verso un iter diagnostico preciso. Per esempio una storia recente di infezione delle vie respiratorie o della cute può suggerire una glomerulonefrite acuta post-infettiva. Disturbi minzionali e febbri inspiegate una infezione delle vie urinarie. Episodi ricorrenti di macroematuria una nefropatia da IgA. Rash purpurico e dolori articolari indirizzano verso una porpora di Shonlein Henoch.

Come si giunge alla diagnosi?   

La storia clinica e un esame obiettivo accurato, che deve sempre includere la misurazione della pressione arteriosa, permetteranno un primo orientamento diagnostico. In prima battuta saranno richiesti esami del sangue e delle urine e un’ecografia addome.

E se la microematuria è isolata?                           

L’ematuria microscopica isolata, cioè non associata ad altri sintomi, riscontrata occasionalmente in bambini che eseguono l’esame urine per vari motivi ,e con anamnesi negativa per nefro-uropatie , è presente nel 3- 4% della popolazione pediatrica e di per sé non costituisce motivo di preoccupazione soprattutto se di lieve entità; essa andrà unicamente monitorata nel tempo con controlli annuali per verificare che non compaiano segni di progressione del danno renale, ma il più delle volte è benigna e transitoria.

Quando è necessario il nefrologo pediatra?

L’invio ad uno specialista nefrologo, per effettuare un inquadramento diagnostico che preveda eventualmente anche esami di tipo istologico e genetici, è indicato in caso di macroematuria a meno che la diagnosi non sia evidente e/o la risoluzione documentata, in presenza di edemi, ipertensione, aumento della creatinina plasmatica, in caso di microematuria persistente, associata a proteinuria e familiarità per nefropatie, in caso di malattia sistemica quale lupus o vasculiti.

Quali sono la terapia e la prognosi?

La terapia dipende dalla causa che ha provocato l'ematuria. Nella grande maggioranza dei casi la prognosi è buona in quanto l'ematuria si associa a condizioni transitorie e facilmente curabili. Una piccola quota di pazienti tuttavia sarà affetta da patologie severe, quali le glomerulonefriti croniche, in cui sarà necessario un follow-up a lungo termine e il decorso clinico risulterà molto variabile.

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Ultimo aggiornamento Lunedì 19 Agosto 2019 14:55

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