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Scheda informativa sulle malattia da meningococco e sui vaccini

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Scheda informativa sulle malattie da Meningococco e sui Vaccini

Il meningococco (chiamato scientificamente Neisseria meningitidis) è un microbo che può provocare meningiti o infezioni diffuse a tutto l'organismo (sepsi), come lo pneumococco, l'emofilo b e diversi virus.

E' presente nella gola e nel naso di molte persone senza provocare fastidi, ma a volte, per cause ancora non ben conosciute, arriva fino alle meningi (la sottile pellicola che ricopre il cervello) o si diffonde in tutto l'organismo. La trasmissione dell'infezione avviene per contatto diretto tra individui infetti o portatori e soggetti sani, attraverso goccioline nasali e faringee, o per uso comune di oggetti come bicchieri, fazzoletti, ecc.

Per essere infettati per via respiratoria occorre essere molto vicini alla persona infetta, ad una distanza inferiore a 1,5 metri. Il periodo di incubazione è in media di 3-4 giorni. Soggetti particolarmente a rischio di contrarre le infezioni da meningococco sono i bambini al di sotto dei 5 anni di età, ma anche adolescenti e giovani fino ai 25 anni di età, soggetti con difese immunitarie compromesse e contatti stretti con persone infette (ambienti chiusi, caserme, ospedali, asili, famiglie).

Diffusione dell' infezione

Sono noti 13 tipi di meningococco ma solo sei di questi (A, B, C, meno frequentemente X, Y, W135) sono riconosciuti come responsabili della quasi totalità di casi di malattia invasiva da meningococco. I tipi B e C sono responsabili della maggior parte dei casi in Italia, Europa e Americhe, sebbene anche i casi da attribuire ai tipi Y e W135 siano in aumento. I tipi A e C prevalgono in tutta l’Asia e l’Africa; il tipo W135 è noto per le meningiti verificatesi tra i pellegrini di ritorno dalla Mecca e per le epidemie in Africa. In Italia nel 2014, ultimo anno con dati consolidati forniti dall'Istituto Superiore di Sanità, sono stati segnalati 163 casi di malattia invasiva da Neisseria meningitidis (meningococco) con un’incidenza pari a 0,27 casi per 100.000 abitanti; l’incidenza è in linea ai due anni precedenti (0,23 nel 2012 e 0,29 nel 2013). L’incidenza della malattia invasiva da meningococco è maggiore nella fascia di età 0-4 anni e in particolare nel primo anno di vita in cui l’incidenza è di 4,3 casi per 100.000. L’incidenza oscilla tra 0,30 / 0.50 per 100.000 fino alla fascia 15-24 anni e diminuisce dai 25 anni in su. Esaminando il numero assoluto di casi per sierogruppo, il meningococco B rappresenta il sierogruppo più frequente (48% dei ceppi tipizzati nel 2014), seguito dal meningococco C (31% dei ceppi tipizzati nel 2014) e dal meningococco di sierogruppo Y (13% dei ceppi tipizzati nel 2014). Nei dati provvisori del 2015 si segnala un aumento di casi di meningococco di tipo C in giovani adulti, (21 casi si sono verificati tra i 18 e i 34 anni di età, di cui 17 in Toscana).

Quadri clinici

La meningite è la manifestazione più comune della malattia invasiva da meningococco. I sintomi della meningite sono comparsa improvvisa di febbre, mal di testa, e rigidità del collo, spesso accompagnata da altri sintomi, quali nausea, vomito, fotofobia (sensibilità dell'occhio alla luce), e stato mentale alterato. L'infezione diffusa (sepsi meningococcica o setticemia) è caratterizzata da insorgenza improvvisa di febbre e rash cutaneo, spesso associata a ipotensione, shock e compromissione di vari organi. Presentazioni meno comuni di malattia meningococcica includono polmonite (dal 5% al 15% dei casi), artrite (2%), otite media (1%), epiglottite (meno dell'1%), miocardite, pericardite, congiuntivite, uretrite, faringite, cervicite. Come in tutta Italia anche in Emilia-Romagna le infezioni gravi sono poco frequenti. Le possibilità di cura sono molto migliorate rispetto al passato e, per chi ha avuto contatti stretti con un ammalato, la assunzione tempestiva di antibiotici adatti può proteggere dall'infezione. Nonostante i progressi medici, la malattia provocata dal meningococco può portare a morte in circa il 10% dei casi e lasciare danni permanenti (disabilità neurologiche, amputazione di arti o delle dita, perdita dell'udito) in circa l'11-19% di coloro che sopravvivono.

Il vaccino

Ai bambini di 12 / 15 mesi e agli adolescenti dopo il 13° anno la regione Emilia Romagna offre gratuitamente il vaccino antimeningococco A, C, W135,Y che induce una risposta protettiva verso tutti e 4 i ceppi contenuti e ha una grande capacità di difendere dalla malattia (circa il 90% dei bambini e adolescenti vaccinati risulta protetto). Al di fuori delle età previste dall’offerta regionale il vaccino viene offerto gratuitamente ai soggetti con fattori di rischio (come asplenia, cioè assenza di milza, anatomica o funzionale, emoglobinopatie, particolari deficit immunitari, infezione da HIV anche asintomatica, trapiantati di midollo); può essere inoltre effettuato a richiesta e dietro pagamento di una quota di compartecipazione alla spesa di 53,80 euro A i soggetti con i fattori di rischio riportati sopra è offerto gratuitamente anche il vaccino antimeningococco B. Anche questo vaccino può essere effettuato a richiesta dietro pagamento di una quota di compartecipazione alla spesa di 89,40 euro a dose. Il vaccino antimeningococco B richiede un calendario diverso a seconda dell’età di inizio: Lattanti da 2 a 5 mesi : 3 dosi, con 1 mese di intervallo tra loro, 1 richiamo tra 12 e 15 mesi Bambini tra 6 e 12 mesi : 2 dosi, con 2 mesi di intervallo tra loro, 1 richiamo tra 12 e 24 mesi Bambini tra 12 e 23 mesi : 2 dosi, con 2 mesi di intervallo tra loro, 1 richiamo dopo 12 / 23 mesi Bambini tra 2 e 10 anni : 2 dosi, con 2 mesi di intervallo tra loro, non stabilita dose richiamo Adolescenti da 11 anni e adulti : 2 dosi, con 1 mese di intervallo tra loro, non stabilita dose richiamo Effetti collaterali della vaccinazione Il vaccino tetravalente antimeningococco A, C,W135, Y è ben tollerato. Talvolta si presentano disturbi come rossore, gonfiore e dolore nella sede dell’iniezione. In alcuni casi i bambini possono essere più irritabili o sonnolenti del solito. Nei più grandi possono comparire mal di testa, nausea, dolori muscolari, vertigini. La febbre è abbastanza frequente. Le reazioni allergiche a componenti del vaccino sono eccezionali. Nel caso di somministrazione del vaccino antimeningococco B nei lattanti e nei bambini (di età inferiore ai 2 anni) le più comuni reazioni avverse locali e sistemiche osservate sono state indolenzimento ed eritema in sede di iniezione, febbre, irritabilità, disturbi dell'alimentazione, vomito, diarrea, dolori articolari. Negli adolescenti e negli adulti le reazioni avverse locali e sistemiche più comuni osservate sono state dolore in sede di iniezione, malessere, cefalea, nausea, dolori muscolari ed articolari. Nessun aumento dell'incidenza o della gravità delle reazioni indesiderate è stato osservato con le successive dosi del ciclo di vaccinazione.

Per approfondimenti attraverso i siti internet:

www.ausl.mo.it    www.saluter.it

www.salute.gov.it        www.epicentro.iss.it      www.vaccinarsi.org

www.iss.it   www.perchevaccino.it       www.cdc.gov/vaccines


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Ultimo aggiornamento Venerdì 02 Settembre 2016 16:16

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