La Bronchiolite
La bronchiolite è una malattia abbastanza frequente della primissima infanzia ,spesso ha un decorso benigno ma a volte si rende necessario il ricovero in ospedale o raramente, in un reparto di cure intensive.
E’ una malattia tipica dei primi due anni di vita (la maggioranza dei casi si verifica nel primo anno) è più frequente in inverno, soprattutto da gennaio a marzo.
Si tratta di un'infiammazione dei bronchioli (i bronchi più piccoli) dovuta ad un’infezione generalmente virale.
Il polmone è come un albero con il tronco principale (la trachea) da cu si diramano dei rami sempre più piccoli(bronchioli) nei quali passa l'aria che respiriamo, per arrivare agli alveoli, delle specie di acini (pensiamo ad un grappolo di uva) dove l'ossigeno contenuto nell'aria respirata può passare nel sangue mentre l'anidride carbonica - gas di scarico del nostro organismo - passa dal sangue nell'aria e viene eliminata all'esterno con il respiro.
Se i "tubi" dove passa l'aria sono infiammati,si restringono e quindi il passaggio diventa più difficile: quanto più piccoli sono questi tubi tanto più un ostacolo, anche piccolo, rappresenta un problema.
La bronchiolite è la più comune infezione delle basse vie respiratorie nella prima infanzia, ed è spesso preceduta da un raffreddore.
E’ caratterizzata da modica febbre ( a volte assente) , aumento della frequenza respiratoria, tosse, segni di difficoltà respiratoria (dispnea): il bambino appare sofferente, si alimenta con difficoltà e talora è possibile ascoltare il suono di un "sibilo" respiratorio (una specie di fischio) avvicinando l’orecchio alla bocca del bambino.
Responsabile di questa malattia è nella maggioranza dei casi un virus che si chiama "virus respiratorio sinciziale", ma molti altri tipi di virus possono causarla ( Adenovirus, Virus Influenzali e Parainfluenzali ).
Il Pediatra seguirà l'evoluzione clinica che normalmente necessita di un monitoraggio più assiduo di altre patologie , valutando la necessità di ricovero in ospedale .
Spesso si consiglia di effettuare degli Aerosol più volte al giorno ( purtroppo con scarsi risultati), talora si usano cortisonici e/o broncodilatatori ( ma anche in questo caso non esistono evidenze di efficacia) in limitate occasioni anche antibiotici (non servono ad uccidere il virus ma possono esser indicati ad evitare complicazioni batteriche ) se non migliora l'unica terapia efficace rimane la somministrazione di ossigeno e l'idratazione ( da effettuarsi in ambiente Ospedaliero)
Molto importante è la cura generale del bambino: ovviamente non esporlo al fumo passivo, assicurarsi che beva a sufficienza, proporre pasti piccoli e frequenti, rispettarne il riposo e somministrare regolarmente la terapia.
Come può una madre inesperta accorgersi che il proprio bambino respira male (non è detto che abbia la bronchiolite, le cause di respirazione difficoltosa sono infatti molte)
Fondamentalmente deve fare attenzione ad alcuni elementi, descritti di seguito:
- colorito cutaneo ( segno d'allarme un colorito grigiastro, cianotico o estremamente pallido)
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frequenza respiratoria, cioè il numero di atti respiratori compiuti dal bambino in un minuto: può essere misurata anche da persone inesperte poggiando la mano sul torace e contando quante volte si distende spontaneamente durante un minuto( oppure per 15 secondi moltiplicando per quattro ). Nel primo anno di vita una frequenza superiore a 50/60 atti al minuto può essere segno di un problema respiratorio e va comunicata al proprio Pediatra. ( ricordarsi che se il bambino piange ed è agitato non è possibile misurare con accuratezza tale frequenza è quindi prferibile aspettare un momento di tranquillità)
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rientramenti tra le costole, sotto le costole e/o sotto la gola (al di sopra dello sterno) ogni volta che respira.
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il tipo e l'intensità della tosse.
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alitamento delle pinne nasali : il movimento laterale che possono fare le narici durante la respirazione .
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malessere generale: questa è una valutazione che tutte le madri possono fare, anche se al primo figlio e anche se, ovviamente, spesso non sanno riferire con precisione tutti i segni che abbiamo appena visto, ma sicuramente sanno che il proprio figlio è sofferente perché ha un aspetto diverso: è particolarmente irritabile o depresso,non ride e non reagisce come al solito anche se non ha la febbre alta
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alimentazione difficoltosa o rifiuto totale ad alimentarsi
In questi casi un contatto con il Pediatra del bambino è indispensabile.
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