Il trauma cranico nel bambino
Il trauma cranico è tra i più frequenti motivi d'accesso al Pronto Soccorso Pediatrico, perché è difficile per un genitore stabilire i criteri necessari per una visita urgente.
L'entità del trauma cranico è per fortuna per lo più lieve in oltre l’80% dei casi: solo tre volte su 100 è un trauma cranico grave. Nelle forme gravi o moderate è indubbio che sia necessario ricorrere al Pronto Soccorso con l'ovvia ospedalizzazione. E' proprio la gestione e l'approccio al trauma cranico minore quello che presenta controversie fra i medici e maggiori disparità di comportamento, con ricoveri ed esami spesso inutili dettati dal rischio di possibile evolutività del trauma e da risvolti medico legali.
Cercherò di dare alcuni suggerimenti desunti dal protocollo sul trauma cranico elaborato dal Gruppo di Studio di Medicina d' Urgenza Pediatrica della Società Italiana di Pediatria.
Fondamentale è la valutazione delle circostanze e della dinamica del trauma: è intuitivo capire che l'impatto della caduta da una altezza compresa fra i 30-40 centimetri e il metro, specie contro una superficie elastica o ammortizzante, non sia uguale a quello verificatosi da una altezza superiore, su una superficie dura e/o irregolare o in seguito ad incidente stradale.
Criteri per la valutazione della dinamica del trauma
Un vomito immediatamente dopo la caduta è l'espressione dell'evento stesso quindi non preoccupante; se invece avviene a distanza di qualche ora potrebbe essere il segno di una compromissione neurologica.
Il bernoccolo e il piccolo ematoma non sono e non devono essere oggetto di preoccupazione.
In relazione alla dinamica dell'accaduto e in base allo stato di salute precedente del bambino (non presenza di difetti della coagulazione del sangue che possono aumentare il rischio di emorragia) se il bambino sta bene possiamo evitare di recarci al Pronto Soccorso.
Tenerlo in "osservazione" ed applicare la borsa del ghiaccio se il "bernoccolo" è considerevole sono le prime cose da fare, non forzare l' alimentazione e somministrare una dieta leggera (per i lattanti è indifferente), non spaventarsi se il bambino si addormenta.
Valutare con attenzione un sonno innaturalmente prolungato o una certa difficoltà ai tentativi di risveglio: questi sono segni che devono indurre i genitori a recarsi con urgenza al Pronto Soccorso.
Un controllo immediato è assolutamente necessario in caso di:
Perdita di coscienza
Mal di testa forte e persistente
Vomito ripetuto
Difficoltà a mantenere l'equilibrio
Disturbi della vista incapacità di fissare con lo sguardo oggetti e/o persone
Pupille con diametro chiaramente diverso
Pianto continuo e lamentoso
Disturbi del comportamento
Il bambino presenta braccia e gambe "molli".
Crisi convulsive
Questi pochi ma preziosi consigli possono consentire ad un genitore di gestire con una certa tranquillità un trauma cranico minore e rivolgersi immediatamente al Pronto Soccorso in situazione motivata di sospetta complicanza.