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Un disturbo frequente soprattutto nei bambini. Cosa si può fare? |
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Può sembrare anacronistico, ma insieme a chi pensa di potersi fare a breve una vacanza nello spazio ci sono quelli,e neppure pochi, che soffrono al solo pensiero di affrontare un viaggio in auto anche se di breve durata. Questi ultimi comuni mortali non sono certo “degli anormali”, ma più semplicemente lamentano una delle tante formedi "malattia da movimento" o, per meglio dire, una “cinetosi”. Un problema che maggiormente si riscontra nell'età infantile e può migliorare dopo i 15-20 anni o che, se persiste nell'adulto, è appannaggio quasi esclusivo del sesso femminile. In pratica, quella serie di disturbi che avvengono durante un viaggio su mezzi di trasporto di diverso tipo (navi, aerei, treni, automobili, corriere, imbarcazioni varie, autobus e persino in tram). Il problema di base, che scatena il malessere generale, è un'eccessiva stimolazione di quelle delicatissime e piccolissime strutture deputate al controllo dell'equilibrio che si trovano nell'orecchio interno (apparato vestibolare). In alcune persone un po' più sensibili, quando il corpo è sottoposto a sollecitazioni rapide dell'apparato vestibolare si manifestano una serie di sintomi che si possono facilmente riconoscere. |
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COSA SI AVVERTE?.................................................................................................................................... |
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Si può cominciare con uno stato di malessere generale, accompagnato da pallore, sudorazione fredda, ansia. In genere di seguito vengono anche la nausea e il vomito. In qualche caso, per fortuna non molto frequente, si può arrivare anche ad un certo abbassamento della pressione sanguigna con tachicardia (aumento della frequenza cardiaca) compensatoria e se non si può interrompere il viaggio ci può essere qualche pericolo in persone a rischio (anziani cardiopatici). |
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SENZA FARMACI ......................................................................................................................................... |
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Dunque, posto che questi disturbi siano ben riconoscibili e pure comuni, ecco qualche consiglio pratico per prevenirliquanto e quando possibile:
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QUANDO PREVENIRE NON BASTA .............................................................................................................. |
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Come sempre accade, gli accorgimenti preventivi possono non essere efficaci per tutti, infatti l'esperienza direttainsegna piccoli espedienti soggettivi. Nei casi però importanti e resistenti si può ricorrere all'uso di farmaci.
Si tratta di un farmaco che agisce con un meccanismo tipicamente antistaminico svolgendo, per quest'occasione, un effetto diretto e sedativo sul sistema nervoso centrale. Il dimenidrinato si trova in commercio in forma di compresse o supposte o anche di gomme da masticare ed è l'unico farmaco di cui è previsto l'impiego in età pediatrica. Nel bambino la posologia indicata è di 25 mg (2-6 anni) o 25-50 mg (7-12 anni) da assumersi 30 minuti prima dell'inizio del viaggio. Se questo si protraesse più a lungo (più di 8-12 ore), sarà possibile effettuare ulteriori somministrazioni, fino ad un massimo di 3 nell'arco di 24 ore. Le gomme (Travelgum) permettono una più rapida insorgenza d'azione (2-3 minuti) per cui possono essere somministrate alla comparsa dei primi sintomi, ma possono essere impiegate solamente nei bambini di età superiore ai 4 anni, presumibilmente per ragioni di sicurezza (potrebbe, infatti, essere rischioso far masticare una gomma ad un bambino molto piccolo). in caso di viaggi lunghi potrebbe addirittura rappresentare un vantaggio.
anticolinergico tra i più “vecchi”, che viene utilizzata per i suoi effetti anti-nausea e antivomito. Si trova oggi in tutte le farmacie anche sotto forma di cerotto transdermico da applicare dietro l'orecchio almeno 2 ore prima di iniziare il viaggio. La scopolamina non è indicata per i soggetti che soffrono di glaucoma e/o d'ipertrofia prostatica. Può causare qualche effetto collaterale come secchezza della bocca, dilatazione della pupilla con conseguenti disturbi alla vista (più frequenti dopo le 24 ore di applicazione), sonnolenza; tutti disturbi che possono protrarsi anche dopo la rimozione del cerotto. E' importante evitare l'assunzione di bevande alcoliche o di altri farmaci insieme con il cerotto. Infine, chi maneggia il cerotto deve lavarsi bene le mani poiché parte della sostanza rilasciata se non ben rimossa può essere molto nociva per esempio se si strofina sugli occhi. Due parole sul braccialetto anti-vomito. Il suo uso si basa su un principio antico che fa riferimento alla medicina Cinese (agopuntura/digitopressione). Il bracciale va applicato nel punto P6 dell'agopuntura che é posto "2 pollici cinesi" sopra la linea distale del polso. Con la pressione di questo punto, si otterrebbe una riduzione della nausea. Probabilmente il suo uso innocuo potrebbe essere la prima scelta per quelle forse più lievi di cinetosi del bambino. |
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