I test allergometrici |
|
|
|
a cura della Dott.ssa Carla Riccardi Ospedale Bambino Gesù Roma (modificato) |
|
|
|
Sono uno strumento diagnostico indispensabile per scoprire o confermare la presenza di allergie. Ecco in cosa consistono e quando è possibile effettuarli.
|
|
|
|
Perché i test allergometrici? |
|
|
|
Quali sono i test diagnostici di allergia respiratoria? |
|
|
|
Quali sono i test per la diagnosi di allergia alimentare? I prick test hanno un ruolo puramente accessorio nella diagnosi di allergia alimentare; quelli con estratti del commercio possono rappresentare un’indagine indicativa per l’allergia a proteine stabili come quelle del latte vaccino e dell’uovo di gallina; per frutta e verdura il test va eseguito con il cibo fresco (il cosiddetto test prick by prick) perché queste proteine sono labili e vengono alterate dalla preparazione industriale. Il test di scatenamento con l’alimento in causa è lo strumento indispensabile per la diagnosi corretta di allergia alimentare, consiste nella somministrazione per bocca di piccole dosi crescenti dell’alimento non tollerato (o sospettato tale), da effettuare sotto controllo medico, meglio in Ospedale. Per la diagnosi di allergia alimentare possiamo contare solo sul sospetto clinico tratto dalla storia delle manifestazioni, sull’eliminazione del cibo sospettato dalla dieta per 2 – 3 settimane e sulla sua successiva reintroduzione. |
|
|
|
I test possono essere falsamente negativi? Per evitare che i prick test possano risultare falsamente negativi, non vanno somministrati antistaminici per dieci giorni almeno prima della loro esecuzione ( e comunque consultare il proprio Pediatra perchè ogni antistaminco ha tempi di sospensione diversi) |
|
|
|
A quale età si possono eseguire i test allergometrici? Se il lattante manifesta sintomi di sospetta allergia, può essere sottoposto a prick test con l’allergene sospetto fin dalle prime settimane di vita. |
|
|