Morbillo
Il morbillo, una delle malattie esantematiche, inizia con congiuntivite, raffreddore e tosse; dopo 3-4 giorni appare la tipica eruzione cutanea.
Il morbillo è causato da un virus della famiglia dei Paramyxovirus, genere Morbillivirus.
Come si contagia il morbillo?
Attraverso un contatto diretto con il muco o la saliva del paziente infetto, oppure con le goccioline respiratorie emesse con la tosse, gli starnuti o anche semplicemente parlando. Il virus penetra attraverso le mucose delle vie respiratorie superiori o attraverso le congiuntive. Il picco di incidenza si verifica in inverno ed in primavera. Colpisce in genere i bambini tra i 3 e i 10 anni di vita. Il morbillo è una delle malattie più contagiose che esistano tanto che è molto difficile raggiungere l’età adulta senza essersene ammalati.
Dopo quanto tempo dal contagio si manifesta il morbillo?
In genere dopo 8-12 giorni compaiono i primi sintomi mentre in media le manifestazioni cutanee si presentano dopo 14 giorni dal contagio.
Come si riconosce il morbillo?
Il morbillo inizia con congiuntivite, raffreddore con starnuti e intensa secrezione nasale, tosse secca, malessere generale e febbre elevata, in genere sui 39°-40°C. Sulla mucosa all'interno delle guance possono comparire piccolissime macchie bianche, simili a capocchie di spillo, che prendono il nome di macchie di Köplik.
Dopo 3-4 giorni appare la tipica eruzione cutanea (in termine medico esantema) che interessa prima il viso, vicino all’attaccatura dei capelli dietro alle orecchie, e poi, nell'arco di 2-3 giorni, si diffonde verso il basso estendendosi alle braccia, al tronco e alle gambe. Le manifestazioni cutanee hanno l’aspetto di macule-papule, in altre parole appaiono come macchioline di colore rosso, lievemente rilevate al tatto, a margini frastagliati, con tendenza a confluire tra loro assumendo l’aspetto di grosse macchie. L’esantema si attenua in 3-4 giorni lasciando il posto ad una desquamazione cutanea. Il decorso completo del morbillo si svolge solitamente in 8-10 giorni anche se la tosse può persistere più a lungo.
Quali sono le complicazioni del morbillo?
Otiti, laringiti, tracheo-bronchiti e broncopolmoniti. Rara è l’encefalite (un caso ogni mille pazienti) che lascia danni permanenti in circa la metà dei casi.
Per quanto tempo il bambino è contagioso?
Da 1-2 giorni prima dell’inizio dei sintomi (e quindi 3-5 giorni prima della comparsa delle manifestazioni cutanee) fino a 4 giorni dopo la comparsa dell’esantema.
Come si cura e come si previene il morbillo?
Solitamente è una malattia autolimitantesi e la terapia è solo di supporto. Si somministrano antifebbrili, sedativi della tosse e si cerca di idratare adeguatamente il paziente. Gli antibiotici vengono utilizzati nel caso di complicanze batteriche.
La prevenzione si fa con il vaccino anti-morbillo che in genere viene somministrato (di regola associato al vaccino anti-rosolia ed anti-parotite) all’età di 15-18 mesi con una dose di richiamo verso i 5-6 anni di età oppure tra gli 11 e 12 anni. I bambini più piccoli non rispondono al vaccino per la presenza nel loro sangue di anticorpi materni che interferiscono nella risposta anticorpale.
Quanto tempo si deve stare assenti da scuola? La legge italiana prevede la riammissione a scuola dopo 5 giorni dalla comparsa delle prime manifestazioni cutanee.
Lo sapevate che ...? Il nome morbillo significa "piccolo morbo": il diminutivo voleva indicare in passato una malattia benigna in contrasto con il "morbo" per antonomasia, cioè il vaiolo. In realtà il morbillo rappresenta nei paesi del terzo mondo una delle principali cause di morte tra uno e quattro anni di vita poiché la grave immunodepressione e le complicanze che provoca in un piccolo bambino denutrito e debole, possono essere mortali. Si calcola che ogni anno muoiano in tutto il mondo più di un milione di persone colpite dalla malattia.
Fonte: mammaepapa.it